Platone

Lo studio di Platone si fonda su 5 domande: 


1. La teoria delle idee -  È possibile individuare principi stabili e immutabili a fondamento del mondo sensibile?

2. La concezione della conoscenza - È possibile una conoscenza razionalmente fondata e autentica?

3. La dottrina etica: l’anima l’amore e la virtù - Che cos’è il bene e quali sono i valori che l’uomo deve perseguire?

4. La visione politica e il problema educativo - La conoscenza del bene è sufficiente per la realizzazione di una società giusta?

5. La cosmologia il fondamento delle leggi - Qual è l’origine dell’ordine presente nel mondo fisico e umano?


1)  Platone riparte  da dove era arrivato Socrate, secondo il quale l’anima acquisisce aspetti positivi, grazie alla conoscenza. Da qui Platone punta a stabilire quali siano i valori che deve tenere in considerazione il filosofo per un rinnovamento sociale. 

Esistono due mondi : il mondo delle cose che non è altro che L’Iperuranio ( al di la del cielo ) ed è il mondo in cui viviamo che è una copia sbagliata del mondo perfetto. Mentre il mondo delle idee è il mondo delle cose perfette, dei valori, della perfezione, dell’amore e della matematica.

L’idea è intesa come entità di natura differente rispetto al sensibile e indipendente dalla nostra mente. Esse costituiscono la ragione d’essere tutto ciò che esiste e Platone definisce idee incorporee ovvero avanti una natura assoluta.



2) La teoria della conoscenza di Platone viene ricordata come la teoria della reminiscenza o (ricordo). Per Platone conoscere è ricordare, ne consegue che possiamo conoscere solo ciò che abbiamo contemplato, e ciò significa che tanto più tempo l'anima è nell'iperuranio più tempo avrà per contemplare le idee. Per Platone la sua idea é  dunque il modello unico e perfetto delle cose molteplici e imperfette del mondo. In Platone esistono due grandi fondamentali di conoscenza, che sono l'opinione e la scienza (dualismo gnoseologico) cui fanno riscontro due tipi di essere distinti, che sono le cose e le idee (dualismo ontologico). Platone la sua idea é   il modello unico e perfetto delle cose molteplici e

La conoscenza per Platone è anamnesi, cioè una forma di ricordo, un riemergere di ciò che esiste da sempre nell'interiorità della nostra anima. Nel Menone Platone si rifà alle dottrine orfico-pitagoriche, secondo le quali l'anima è immortale e rinasce più volte (teoria della metempsicosi, della reincarnazione). I filosofia posso accendere alla verità grazie alla dialettica che per Platone è la regina di tutte le scienze 




3)  Secondo Platone l'anima é  intesa come principio simile al mondo delle idee, preesistente nel  corpo e dunque immortale.


L'anima secondo Platone si suddivide in tre  "parti": l'"irascibile", che contiene l'impulso ad agire;  "concupiscibile", che contiene l'appetito e il desiderio; e la "razionale", che deve fungere da guida alle altre.

Il mito del carro alato
Questo mito, che serve a spiegare la reminiscenza, è riconducibile all'immortalità dell'anima. Il mito del carro alato descrive la virtù platonica della temperanza (sophrosyne) che consiste nel dominio dell'anima razionale su quella concupiscente e irascibile.


4) Secondo Platone non è possibile immaginare l'uomo come un individuo slegato dalla comunità di appartenenza, inoltre il modello di giustizia che presiede alla vita morale dell'individuo è lo stesso che regola

la vita dello Stato.

Secondo Platone il governo della città deve essere assegnato a coloro che sono sapienti cioè filosofi e il progetto educativo che Platone elabora mira alla ricerca della verità e del bene: l'uomo di Stato deve possedere la scienza vera che si consegue attraverso la ricerca razionale.



5) Secondo Platone l'origine dell'ordine presente nell'universo risale a una divinità buona e intelligente, il Demiurgo, che plasmò una materia indeterminata e caotica sul modello del bene che regna nel mondo ideale. Egli realizzò anche il tempo, (immagine mobile dell'eternità), e lo collegò al movimento regolare degli astri in cui è iscritto il destino degli uomini. Di questi argomenti il filosofo parla nel

Timeo, un'opera che si pone in continuità con le Leggi, in cui Platone descrive una minuziosa legislazione che mira a controllare ogni aspetto della vita dei cittadini, al fine di realizzare anche nella società l'ordine divino che regna nel cosmo. In questa fase egli sostituisce all'utopia del governo ideale una concezione più realistica e disincantata, incentrata sulla forza delle leggi, alle quali attribuisce una duplice funzione: repressiva e educativa.












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